Continua l’allarme buste sospette in Piemonte. L’ultima è stata recapitata nella sede di Fossano della Balocco. Struttura non evacuata.
FOSSANO (CUNEO) – A distanza di qualche giorno dalle buste sospetterecapitate alla Ferrero, alla Lavazza e alla Vergnano, ritorna l’allarme bomba in Piemonte. Questa volta nel mirino è finita la Balocco. Nella giornata di lunedì 8 aprile 2019 una missiva è stata recapitata nella sede di Fossano, in provincia di Cuneo.
Visto quanto successo nei giorni scorsi sono stati chiamati precauzionalmente gli artificieri per verificare la sostanza presente all’interno della busta. Ma il pericolo non sembra imminente e per questo si è deciso di non fermare la produzione ed evacuare la struttura. Gli inquirenti indagano per cercare di capire meglio la vicenda e provare a risalire all’identità di queste persone che stanno inviando missive anonime alle aziende italiane.
Busta sospetta alla Balocco: aziende piemontesi sempre nel mirino
Le aziende piemontese del campo dell’industria alimentare sono finiti nel mirino di questi sedicenti terroristi. L’ultima busta è stata recapitata alla Balocco mentre in precedenza erano finiti nel mirino altre società che hanno la sede tra la provincia di Torino e in quella di Cuneo.
Nella missiva era presente una polverina verde con la minaccia di avvelenare i prodotti se non sborsavano una cifra molto probabilmente scritta nel biglietto. I dettagli della busta trovata alla Balocco non stati rivelati ma molto probabilmente si tratta di un episodio molto simile agli altri.
Indagano i carabinieri che sembrano aver abbandonato la pista anarchica. La lettera minatoria alla Lavazza poteva far pensare ad una ribellione dell’estrema destra visto che l’azienda era finita nel loro mirino ma quanto successo in questi ultimi giorni sembra escludere questa ipotesi. In corso tutti gli accertamenti del caso per risalire all’identità delle persone che hanno inviato queste lettere.
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